Ubriachi al volante, la pena si sconterà lavorando 

Nessuna multa da pagare. Nessun giorno di detenzione da scontare. Ma un lavoro socialmente utile da svolgere sul territorio, legato alla manutenzione delle strade o alla sistemazione dei cartelli di segnaletica viaria. Una novità resa possibile dalla riforma del codice della strada, la stessa che all’articolo 186 prevede che la pena detentiva o pecuniaria per chi è sorpreso al volante con un tasso alcolemico fuori legge possa essere trasformata in un lavoro di pubblica utilità non retribuito. Una novità che è piaciuta al comune di Codogno: la convenzione è quella approvata martedì dalla giunta, il partner a fianco del municipio è il tribunale di Lodi, l’obiettivo è quello di proporre questa forma di “pena sociale” a chi si trova sorpreso alla guida in stato di ebbrezza (o sotto l’effetto di stupefacenti). Nel Lodigiano, una simile convenzione è in atto solo a Graffignana. Adesso tocca a Codogno. «Questa iniziativa, della durata di un anno, ha una forte finalità rieducativa - commenta il sindaco Emanuele Dossena -, si pone l’obiettivo di riabilitare con dei lavori socialmente utili quelle persone che hanno sbagliato alla guida, mettendo potenzialmente in pericolo anche altri cittadini. Credo sia un modo positivo di far scontare l’errore commesso». Lo scambio, naturalmente, può essere applicato dal giudice penale solo se è l’imputato ad accettarlo. Se così fosse, quest’ultimo, al posto del carcere, si troverebbe impegnato in lavori di manutenzione stradale e di sistemazione dei cartelli di segnaletica. Il tutto, con una proporzione che farebbe corrispondere a ogni giorno di detenzione due ore giornaliere di lavori socialmente utili. Al termine della “pena sociale” è prevista una relazione da parte del comune sul comportamento della persona da consegnare al giudice. In caso di esito positivo, oltre all’estinzione della pena, è possibile anche la riduzione di metà della sospensione della patente e la revoca del provvedimento di confisca dell’auto